Cinguettio

2023-02-28 14:16:08 By : Ms. Tracy Yu

Diuretica, depurativa e vitaminica, la pesca è uno dei frutti di stagione a giugno e, più in generale, nei mesi estivi. Ma chi non vorrebbe avere a disposizione quella freschezza e quella dolcezza tutto l’anno? Un modo per riuscirci è preparare le pesche sciroppate: la ricetta è molto semplice e permette di conservare a lungo il sapore delizioso delle pesche. Comodamente custodite in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente, le pesche sciroppate restano a portata di mano (e di palato) per mesi. Ecco allora come prepararle, oltre che qualche consiglio su come mangiarle.

Iniziamo subito dalla ricetta: come fare le pesche sciroppate? Gli ingredienti necessari sono soltanto tre: acqua, zucchero e, ovviamente, pesche fresche e mature al punto giusto. Le migliori da utilizzare per questa preparazione sono le percoche o le pesche gialle: per riempire sette vasetti da conserva ne occorrono 4 chili, insieme a 800 grammi di zucchero e due litri di acqua. Le dosi vanno diminuite in modo proporzionale: per ottenere solo due vasetti di pesche sciroppate, ad esempio, serviranno 1,1 chili di pesche, 230 grammi di zucchero e mezzo litro di acqua.

La prima cosa da fare è preparare lo sciroppo: basta sciogliere lo zucchero nell’acqua in un pentolino, mescolando continuamente e tenendo la fiamma bassa. Quando lo sciroppo è omogeneo e trasparente si spegne la fiamma e si lascia raffreddare. Nel frattempo, bisogna lavare, asciugare e sbucciare le pesche, che vanno anche private di ammaccature, torsolo e nocciolo. La polpa va tagliata in due o tre grossi pezzi e le porzioni così ottenute vanno inserite nei vasetti di vetro, premendo un po’ e cercando di farcene stare il più possibile.

Infine, bisogna versare lo sciroppo raffreddato in ciascun vasetto, riempiendo fino all’orlo, e avvitare bene i coperchi. È importante che all’interno non restino bolle d’aria. I vasetti, infine, vanno avvolti in carta da cucina e poi messi in una pentola capiente, che va riempita con acqua fino a coprire completamente i recipienti. Si porta l’acqua a bollore, si lasciano passare tre minuti e si spegne la fiamma. Poi si tolgono i vasetti dall’ammollo e si mettono capovolti su un piano della cucina.

Una volta raffreddati completamente, i barattoli possono essere nuovamente capovolti e messi in dispensa. Si conservano per un anno, se ben chiusi. Dopo l’apertura, invece, è bene consumare le pesche sciroppate entro poco tempo. Una buona abitudine è quella di applicare su ciascun vasetto un’etichetta con specificato il contenuto e, soprattutto, la data della preparazione.

Quali vasetti usare per fare le pesche sciroppate? Vanno benissimo i boccacci in vetro, quelli che si usano di solito per conserve e marmellate, ma è fondamentale che i recipienti vengano sterilizzati prima dell’uso e che i coperchi siano preferibilmente nuovi, mai utilizzati prima per altro.

Questo è il procedimento per la sterilizzazione da seguire: bisogna lavare i vasetti sotto acqua corrente e poi adagiarli in una pentola dai bordi alti, inserendo un canovaccio pulito tra uno e l’altro per evitare che le superficie di vetro possano sbattere tra loro e rompersi. Poi si riempie la pentola d’acqua, si porta a bollore e si lascia bollire per trenta minuti. Dieci minuti prima del termine si aggiungono anche i coperchi. Una volta trascorsa la mezz’ora di bollore, si spegne la fiamma e si lascia intiepidire. I boccacci a questo punto sono pronti: è utile eseguire questo procedimento poco prima di preparare le pesche, così da metterle subito nei barattoli.

Le pesche sciroppate possono essere mangiate così come sono, direttamente dal barattolo: dolci e morbide, si rivelano uno spuntino davvero goloso. Tagliate a pezzetti, invece, possono arricchire il muesli del mattino, uno yogurt, una coppa di gelato o una macedonia, ma anche l’impasto di una torta, la farcitura di una cheesecake o il ripieno di uno strudel alla frutta (se si reinterpreta creativamente la tradizione, questo dessert non deve essere necessariamente fatto con le mele!). Le pesche sciroppate possono anche essere disposte su uno strato di pasta frolla insieme a un velo di crema: il risultato è una fragrante crostata, ottima da servire con dessert.

Quando usi le pesche sciroppate in qualche ricetta, comunque, non buttare lo sciroppo che rimane nel barattolo: può essere aggiunto all’impasto di alcuni dolci, come plumcake o torta margherita, riducendo la quota di zucchero e aggiungendo un delicato retrogusto di pesca!

I vasetti di pesche sciroppate possono anche diventare una stuzzicante idea regalo. Siamo abituati ai cesti natalizi colmi di dolci e bevande, allora perché non preparare una piccola confezione di prelibatezze fatte in case anche in occasione di compleanni, anniversari o altre ricorrenze? In questo caso, per rendere più curato il vasetto, ci si può procurare dei cerchi di stoffa fantasia e dei nastri colorati con i quali coprire i coperchi.

La ricetta delle pesche sciroppate può essere replicata tale e quale anche con altri frutti, ad esempio le prugne, le fragole, le mele, le pere o le albicocche. Non solo: lo sciroppo di acqua e zucchero potrebbe essere insaporito con spezie e aromi (come la cannella) o un goccio di liquore. Per acquistare la frutta necessaria alla preparazione, che si tratti di pesche o altro, cerca su PagineGialle i negozi di frutta e verdura della tua zona.

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