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2023-02-28 14:24:29 By : Mr. jim wong

Davanti all’ingresso del seggio, delimitati da una rete metallica, ci sono un escavatore e uno schiacciasassi. Un cantiere per la manutenzione del manto stradale, la cui superficie dissestata va ricucita e compattata. Lavori in corso, esattamente come dentro al Partito democratico nel suo giorno più lungo, quello del voto delle primarie da cui uscirà il nome del nuovo segretario nazionale. Elly Schlein, l’outsider di sinistra che promette di rivoluzionare il partito, o Stefano Bonaccini, il governatore emiliano che vuole riunire tutti i progressisti per sfidare il governo delle destre?

Tutto lascia presagire che a livello nazionale sarà quest’ultimo a prevalere. Ma non in Liguria e non alla Spezia, dove la candidata italo-americana-ticinese si è già affermata nella prima fase del congresso. Oggi però è il giorno della verità, e ciò che è successo prima conta relativamente. Per il segretario provinciale, Iacopo Montefiori, prima ancora del risultato elettorale il successo vero sarà determinato dalla partecipazione al voto. Residente a Pitelli, arriva al seggio intorno alle 10. "Il dato dell’affluenza è fondamentale. Da qui si potrà misurare il grado di affezione della nostra gente al partito, in un momento così fondamentale e delicato". E’ fiducioso il segretario, nel borgo gli iscritti e i simpatizzanti sono un centinaio e a metà mattina già una trentina di loro ha inserito la scheda nell’urna.

A dirigere le operazioni di voto tre donne, armate di soprabito e berretto di lana perché nel centro sociale del paese, adattato per questa mattina a sede elettorale, il riscaldamento sembra fare difetto. In totale sono duecentocinquanta i volontari sparsi per i 57 seggi provinciali. Nel nome del partito sacrificheranno tutta la domenica, dalle 8 alle 20. Qui a Pitelli Federica Rasi, Cristina Padula e Rebecca Galantini si sono attrezzate con una bottiglia di acqua minerale, un brick da un litro, mezzo di succo di frutta e dei panini. E’ quasi commuovente vedere come la base del partito, che in diversi casi affonda le radici del proprio impegno politico nell’epoca del vecchio Pci, rimanga tenacemente ancorata alla militanza attiva. "Il partito – dice Alberto Rasi, storico cassiere delle feste dell’Unità – ha bisogno di uno scossone, dobbiamo ritrovare il senso di comunità". Lo sguardo verso il gruppo dirigente nazionale è severo, e se in alcuni iscritti la rassegnazione ha già da tempo avuto la meglio, in coloro che vengono a votare si percepisce la volontà di essere partecipi del cambiamento. Per la signora Gianna, che arriva accompagnata dal figlio Gianluca, questo aspetto è basilare. "Il momento è difficile non solo per il Pd ma per tutta l’Italia. Impegnarsi nelle idee in cui si crede è un dovere. Non ci si può solo lamentare". Uscendo dall’edificio si è investiti da una forte raffica di vento. Le due bandiere del Pd, che sono state posizionate ai lati del portone, sventolano forte verso sinistra. In questo seggio probabilmente vincerà Ellie Schlein.

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