Il kimchi è una pietanza tipica della cucina coreana e capire cos’è e quanto bene faccia alla nostra salute può darci la spinta per prepararla in casa.

Il kimchi è un alimento sempre più popolare e sapere cos’è aiuta a capire come dalla Corea questo piatto abbia conquistato tutto il mondo. La sua storia è antica e la base della ricetta, che si presenta come un concentrato di nutrienti e sapori, sta nella fermentazione. Prepararlo in casa richiede pazienza, ma non è complicato e la nostra salute può solo guadagnarci.

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Per capire cos’è il kimchi bisogna comprendere quali sono gli ingredienti con cui lo si realizza. La base della preparazione è costituita da verdure fermentate, condite con spezie e arricchite da una particolare salamoia. Il protagonista del piatto è il cavolo cinese, mentre gli altri vegetali variano. Alcune versioni della ricetta prevedono l’utilizzo di salsa di soia e pesce, ma, chi preferisce una pietanza veg può eliminare il secondo alimento. Il cavolo cinese può essere, poi, sostituito con il cavolo verza.

Le prime testimonianze sull’esistenza del kimchi risalgono al 37 a.C. La nascita dell’alimento è da attribuire alla necessità di conservare più a lungo le verdure, che ha trovato una soluzione nella fermentazione. Nei 2.000 anni di storia la ricetta si è arricchita, e la presenza del peperoncino, diventato ormai quasi immancabile, lo dimostra.

Una volta capito cos’è il kimchi, chiedersi come lo si prepara risulta quasi automatico. Si comincia dividendo in quattro parti il cavolo cinese, per poi tagliarlo ancora a pezzetti di circa 3 cm di spessore. Questi vanno immersi in acqua fredda e sale per almeno 2 ore. Nel frattempo si affettano le altre verdure, ravanelli e cipollotti, e le si condisce con salsa di soia, ed eventualmente pesce e spezie. Tra queste ultime le più usate sono aglio nero, zenzero e peperoncino.

Si procede, dunque, a lavare il cavolo sotto acqua corrente e a unirlo al mix appena ottenuto, aggiustando di sale. Arriva, a questo punto, il momento della fermentazione. Si mette, cioè, il composto in un barattolo di vetro a chiusura ermetica, precedentemente sterilizzato, e si aggiunge acqua fino a coprirlo. Dopo 5/6 giorni dovrebbero formarsi delle bolle e la preparazione risulta completa.

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Comprendere cos’è il kimchi ci dà indizi su quanto consumarlo sia benefico per l’organismo. Esso viene considerato un vero e proprio superfood. A fronte di un apporto calorico estremamente limitato, data la totale assenza di grassi, la pietanza si rivela un concentrato di nutrienti. Essa presenta un alto contenuto di fibre e minerali, fra cui spiccano calcio, potassio, fosforo e ferro.

A godere di benefici sono, dunque, in primis intestino e cuore. Il primo trae enormi giovamenti anche dai probiotici, prodotti della fermentazione. Gli antiossidanti rendono, poi, il kimchi un alimento anti-invecchiamento, dalle documentate proprietà anti-tumorali. Le vitamine abbondano e le spezie non fanno che migliorare il quadro. L’aglio aiuta, per esempio, ad abbassare la pressione sanguigna, mentre il peperoncino è un concentrato di vitamina C.

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Comprendere cos’è il kimchi apre importanti possibilità per la nostra creatività. La versatilità è parte integrante dell’alimento e si dice che in Corea ogni famiglia abbia la propria ricetta. La pietanza è, comunque, perfetta tanto per arricchire tramezzini e involtini, quanto come condimento per cereali, uova o patate, ma nulla vieta di utilizzarla come semplice contorno. Il gusto deciso è parte integrante del fascino della preparazione.

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